Le applicazioni SaaS - Come funziona

Come funziona. Un'applicazione SaaS (Software as a Service) non è altro che un programma che gira su di un server accessibile via web, normalmente attraverso un normalissimo browser. In questo caso si tratta dunque di una pagina web a tutti gli effetti, in cui basta autenticarsi inserendo le proprie credenziali di accesso (nome utente e password), per accedere all'applicazione, che apparirà sempre come una vera e propria pagina web, per cui il muoversi tra i menu dell'applicazione sarà estremamente semplice, sostanzialmente come navigare su di un sito.

Altre volte, invece, le applicazioni SaaS richiedono comunque l'installazione di un apposito programma, il quale non è altro che una semplice interfaccia, la quale va poi a comunicare con il server sempre via Internet. In questo caso un minimo di installazione ed, occasionalmente, di aggiornamento dell'interfaccia installata è chiaramente necessario, in compenso l'interfaccia può essere talvolta (ma non sempre, a volte è addirittura il contrario) un poco più funzionale dell'interfaccia web.

Premesso questo, possiamo subito notare una prima, importantissima, caratteristica che contraddistingue le applicazioni SaaS: il fatto che i nostri dati non si trovino sul nostro server aziendale, ma su di un server di terzi, a cui noi accediamo tramite l'applicazione SaaS normalmente via web. Il concetto stesso di SaaS, che tradotto significa “software come un servizio”, è proprio questo: non si tratta di un software, ma di un vero e propri servizio prestato via web, che ospita, memorizza, elabora e ci permette di inserire, modificare e consultare i nostri dati.

Un esempio di applicazione SaaS ce l'abbiamo tutti, basta che pensiamo ai servizi di Home e Remote Banking offerti dalle banche. Credo che tutti possiamo apprezzare quanto tali servizi siano comodi ed utili, permettendoci di gestire tutto on-line. Questo è infatti l'ambito ideale per applicazioni SaaS: l'obiettivo principale è l'accesso da remoto, ovunque ci troviamo, l'interfaccia di questi servizi anche se può talvolta essere un poco macchinosa non costituisce certamente un problema, perché normalmente non passiamo tutta la giornata sui sistemi di Remote Banking.

Ecco che però possiamo subito comprendere cosa significhi l'avere i dati presso terzi: il giorno che vogliamo cambiare banca dobbiamo valutare se riusciamo ad esempio ad esportare la rubrica dei nominativi/beneficiari importandola nella nuova banca, a volte questo può essere possibile grazie agli standard ABI/CBI, altre volte no. Questo non costituisce certamente un problema per un servizio di Remote Banking, ma se si trattasse invece di un'applicazione che dovessimo utilizzare 8 ore al giorno ed in cui si trovano tutti i nostri dati più importanti, chiaramente non sarebbe la stessa cosa.